COME NASCE “MADRE TERRA” pietra di fiume dipinta.

Madre Terra, il masso dipinto che ha trovato la sua sede al Prato delle Borre ai piedi del Ponte di Olina ha avuto una genesi piuttosto originale. Tutto è accaduto in modo naturale, come succede alle cose che si manifestano al momento giusto e con il favore degli eventi.

Il primo giorno di questo 2016, in occasione degli auguri di Capodanno ho incontrato Cicci, componente attivo del circolo culturale e del gruppo Alpini. Gli ho mostrato la trentina di pietre dipinte che avevo in casa. Gli sono piaciute e, visto che il Gruppo Alpini assieme a volontari avevano appena restaurato con mezzi ed energie proprie due fontane del paese, mi è sembrato giusto offrire anche il mio lavoro per la
comunità di Olina. L’offerta è stata accettata e in breve tempo è stato reperito il masso da dipingere e la sede dove prepararlo. E’ stato in tutto e per tutto un lavoro di squadra, con impiego di uomini e mezzi che hanno reso agevole e facile un’operazione che di per sé non lo era affatto. Penso che non ci sia nulla di più esaltante di un gruppo di persone che collabora per il bene della comunità. L’altruismo è raro ma scalda il cuore.

Posizionato il sasso ,che pesa circa 14 quintali, è iniziata l’operazione di preparazione del bozzetto. Nei mesi successivi ho dipinto le immagini sui tre lati della pietra che presenta una superficie abbastanza liscia con venature verticali ruvide molto più chiare. L’esperienza è stata molto soddisfacente, una vera esperienza evolutiva per me. Dipingere su superfici ampie ed inamovibili ha un altro impatto sui modi e i tempi. Ho sempre usato la pittura come mezzo per realizzare oggetti per l’ arredamento. I sassi invece sono uno strumento di evoluzione e meditazione personale, “creature” che vedo nascere e con le quali mi rapporto ad ogni tocco di pennello.

COSA RAFFIGURA

Madre terra è un masso alto circa 140 cm per 110. Ha base triangolare, di colore grigio/ ambrato con venature bianco avorio. E’ stato dipinto ad acrilico e come finitura è stato steso un trattamento finale per preservarne l’intensità del colore. La facciata nord/ ovest raffigura Madre Terra,una donna in avanzato stato di gravidanza, seduta a gambe incrociate, che tiene amorevolmente con le mani il proprio ventre voluminoso rappresentato dal globo terrestre. Alla sua sinistra è ritratto un bambino piccolo che si appoggia e si sostiene a lei. Alla loro destra, davanti ad uno sperone di roccia occhieggia un coniglio. Il lato Est è dominato dalla figura di un’aquila appollaiata su uno sperone di roccia, in procinto di spiccare il
volo nell’azzurro del cielo in cui si staglia il profilo di Eolo, dio dei venti . Nella zona più bassa un lupo in primo piano, sullo sfondo una prateria che lascia intravedere in lontananza una formazione rocciosa dietro cui nasce il sole. Nell’angolo di sinistra ho inserito lo stemma degli Alpini avvolto da un cespuglio di rosa selvatica, specie molto presente nelle nostre zone.

Il lato Sud è occupato da una pianta di olmo dal tronco nodoso che nella sua parte centrale richiama un viso di gnomo dall’aspetto perplesso e buffo. In alto da un foro nel tronco fa capolino uno scoiattolo. Ai piedi del tronco sulla sinistra una donnola, sovrastata da un picchio rosso maggiore intento a bucare il tronco, sulla destra un riccio. Tra i rami un gufo reale e un pettirosso. In volo , al centro della facciata, una rondine ad ali spiegate. In primo piano un capriolo che guarda timidamente, pare pronto a balzare via e mettersi in salvo.

LA SIMBOLOGIA

In questo masso ho rappresentato Madre Terra e l’essere umano, rappresentato dal bambino inginocchiato vicino a lei. Una relazione da mantenere viva e vitale, nella ricerca continua di mantenere il rispetto reciproco.
I quattro elementi: Terra ( Il pancione della madre), Aria (il soffio di Eolo), Acqua ( il torrente che si snoda nella prateria), e Fuoco( il sole che sta nascendo dietro la montagna sacra di Urulù). Gli undici animali hanno una loro valenza simbolica, rappresentano animali totem. Il numero 11 è il numero degli apostoli rimasti prima della Passione Morte e Risurrezione di Cristo e potrebbe assumere il significato esoterico di un evento imminente , di un importante cambiamento. In esoterismo è “primo numero maestro” e sta a significare una trasformazione di grande forza. Il numero 11 viene considerato come la via della maturità spirituale e della conoscenza oltre il limite della comprensione umana, è associato a una potente intuizione e una grande apertura mentale, al conseguimento di una perfetta visione d’insieme. Vediamo ora gli animali.

L’Aquila

Gli indiani di America la associano all’Est, al potere della Luce, dell’illuminazione mentale e spirituale e della visione interiore che deriva dalla coscienza dell’unità di tutte le cose viventi. Questa consapevolezza ci dona coraggio. L’Aquila è il simbolo della libertà da tutte le forme di ignoranza e bigottismo, della chiaroveggenza e della preveggenza. Rappresenta la forza divina: vola alta nel cielo, più di ogni altro essere vivente si avvicina al Grande Spirito. L’insegnamento dell’aquila è di riconoscere il senso delle cose che accadono, il disegno che si esprime nelle vicende della vita, sia nei momenti di luce che in quelli d’ombra. Ciò significa saper considerare sia gli eventi positivi che quelli negativi come esperienze che obbediscono ad
una volontà superiore e aiutano a sviluppare la nostra consapevolezza. La forza dell’aquila richiede fiducia nella volontà divina: un uomo può arrivare a ottenerla solo attraverso dure prove e grande forza d’animo. E’ anche il simbolo degli Alpini, l’animale che domina le montagne sulle quali hanno combattuto con valore.

Il Lupo

l lupo viene posto in relazione, nella tradizione indiana, con la stella Sirio,costellazione del Leone, da cui, secondo la leggenda, provenivano i maestri dell’antichità. Il lupo è considerato un maestro, che dopo un lungo viaggio torna al branco di appartenenza, a cui donare la propria esperienza. Seppur legato alla famiglia, non rinuncia alla propria indipendenza. Si sceglie una compagna alla quale resterà fedele per tutta la vita.
Ululando alla luna si ricongiunge alla forza di questa, alla sua energia spirituale e alla forza dell’inconscio, via d’accesso alla conoscenza. Usando la forza del lupo riprendiamo contatto con il nostro maestro interiore.

Il coniglio

Simboleggia la paura, lui teme la lince, il coyote, l’aquila, il serpente, animali che attira inconsapevolmente. Il messaggio del coniglio è proprio questo: ciò che più temiamo, lo attiriamo.. quindi pensiero positivo sempre

Il picchio

Il Picchio, col suo picchiettare, vuole risvegliare la coscienza e conferire la determinazione e la perseveranza necessaria per affrontare gli ostacoli. Nell’affrontare un cambiamento in atto, il Picchio suggerisce che le basi ci sono e che è buono portare a compimento quanto si è intrapreso. Esso stimolerà nuovi ritmi nella vita. Il Picchio riflette anche il risveglio di nuove facoltà mentali.

La donnola

E’ in grado di vedere quel che si cela dietro una maschera ed ha la capacità di riconoscere accadimenti dai piccoli segni che li precedono. Chi possiede la forza della donnola è una persona discreta e qualche volta sottovalutata per la sua riservatezza. Chi possiede la sua energia è spesso un tipo solitario che desidera esserelasciato in pace. Si può provare la forza della donnola> quando si è alle prese con un problemache si presenta difficile nella soluzione.

Il Pettirosso

Il Pettirosso è foriero di primavera, di speranza e di felicità in sé. Contribuisce a ricreare l’armonia interiore e sostiene chi sta guarendo da un trauma emotivo. Possiede anche la capacità di essere un genitore amorevole, migliorando l’armonia familiare. Il Pettirosso stimolerà nuovi sviluppi in tutti i campi della tua vita.

Il gufo

Ha caratteristiche speciali, intuizione e capacità di vedere ciò che altri non vedono, anche scoprire inganni e maschere. Rappresenta la saggezza. Il gufo è noto per essere in grado di vedere al buio e per questo riesce a vedere ciò che viene tenuto nascosto. Simboleggia anche la possibilità di percepire stati d’animo di altre persone e comportamenti.Il riccio o porcospino

Il riccio

viene paragonato ad un bimbo innocente. Il suo essere infatti è pacifico e amichevole, non attacca mai per primo. Quando poi gli capita, e succede di rado, di venire attaccato da un altro animale, gli bastano le sue spine per difendersi. Le qualità tipiche che il porcospino impersona sono la fede e la fiducia.

Il porcospino

può insegnare a essere aperti, a scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo e meraviglioso e a liberarsi ogni tanto dal mondo troppo serio e rigido degli adulti. Esso ha mantenuto intatta la sua capacita di stupirsi come un bambino e di nutrire una spensierata fiducia nel piano divino, che provvederà dall’alto a far procedere tutto nel migliore dei modi.

La rondine

La Rondine annuncia l’arrivo della bella stagione e porta una sensazione di calore e rinnovamento. La Rondine proclama che sta per concludersi un periodo freddo: il Sole è in arrivo! E’ simbolo di resurrezione e rinascita, l’eterno ritorno. Il suo volo alto e gioioso esprime anche il senso della libertà.

Il capriolo

Il capriolo condivide con il cervo la sua simbologia. Il cervo è stato spesso un messaggero e una guida per i mondi ultraterreni. Le corna del cervo erano usate dagli sciamani per il loro rituali. Il cervo rappresenta la rapidità, la grazia e la dolcezza. Insegna che si può cambiare sentiero, pur mantenendo la direzione stabilita

Lo scoiattolo

E’ un animale a cui piace fare provviste … per ogni evenienza. Preparando nascondigli per le sue riserve di cibo si mette in condizione di superare anche l’inverno più rigido e lungo. Altre sue caratteristiche sono la capacità di adattamento e la velocità; insuperabili le sue manovre e le sue finte per disorientare un avversario. Chi possiede l’energia dello scoiattolo ha in genere difficoltà a stare fermo anche un solo momento o ad ascoltare gli altri a lungo. Quando questo piccolo animale abita i nostri sogni, significa che dovremo prepararci a grandi cambiamenti.

 

CONSIDERAZIONI E RINGRAZIAMENTI

Il ponte di Olina è un’opera magnifica e spero che accetti vicino a sé questa mia realizzazione, la ami e la custodisca con l’autorevolezza di un nonno saggio. A chiusura di questa descrizione voglio ringraziare con tutto il cuore chi mi ha permesso di vivere questa
avventura di grande importanza per me.
Cicci che si è adoperato per far si che tutto questo avvenisse, fornendo assistenza e il luogo accogliente in cui ho dipinto.
Tutti coloro che hanno contribuito impiegando mezzi propri ed energie per reperire, trasportare,
posizionare questa pietra dalle dimensioni ragguardevoli.
Il gruppo Alpini e il suo Presidente Giancarlo Lovati.
Il presidente del Circolo di Olina Roberto Caselli.
“Billa” sarà la custode e l’animatrice dei pomeriggi educativi e creativi organizzati per tutti i bambini che
vorranno partecipare al programma” Favole sotto al Ponte di Olina”. Queste attività ludiche e formative si
terranno proprio al Prato delle Borre, dove sarà collocata Madre Terra, che ne diventerà, assieme al ponte
di Olina, parte attiva e testimone discreta.

“Non esiste sasso sul tuo cammino che tu non possa sfruttare per la tua propria crescita” (Cit.)

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