“Pachamama” Pietra di fiume dipinta ad acrilico
installata a Luglio 2017 nel campo adiacente al Ponte di Olina (a.1522)
“La vostra vita ha un proposito interiore ed uno esteriore.
Il proposito interiore concerne l’Essenza ed è primario.
Il proposito esteriore concerne il fare ed è secondario.
Il vero e primario proposito della vostra vita non può essere trovato all’esterno.
Non ha nulla a che vedere con ciò che siete, cioé con il vostro stato di coscienza.
L’azione, sebbene necessaria, è solo un fattore secondario nel manifestare la nostra realtà esterna. Il fattore primario della creazione è la coscienza.
Non importa quanto siamo attivi, quanto sforzo facciamo,il nostro stato di coscienza crea il nostro mondo.
E se non non vi è un cambiamento a quel livello interiore, non vi è azione che faccia differenza.
Ricreeremo solo delle versioni modificate dello stesso mondo ancora e ancora, un mondo che è un riflesso esterno dell’ego.”
Eckahart Tolle tratto da “Tutt’uno con la vita” Ed. Oscar Mondadori
Spesso si vive una vita frenetica, senza spazi vuoti, senza silenzio, senza Presenza.
Questi ritmi incalzanti sono una caratteristica della società attuale, dei ritmi di lavoro, degli impegni famigliari e personali, ma sono anche i tempi assorbiti dai social, indotti dai loro innumerevoli stimoli.
Fatto sta che le persone sono spesso perse in un ritmo affannoso in cui si brucia il tempo alla fiamma dell’urgenza del dover fare.
Conformandosi a questa modalità:
Le proprie tematiche personali, le situazioni rimaste aperte, vengono lasciate lì in un angolo perchè non c’è tempo per affrontarle, perché sono troppo dolorose ed impegnative.
Si perde appunto la Presenza, che come caratteristica principale, gode di un contatto profondo e vero con tutto ciò che c’è, nel momento presente.
A volte accade che il meccanismo che ci porta a farcire le nostre giornate di impegni si inceppi.
In questo accadimento, per destabilizzante che sia, si nasconde l’opportunità di risolvere tematiche profonde che provocano la frammentazione della nostra personalità in parti bloccate nel tempo e nello spazio.
La Presenza in questo caso aiuta ad immergersi in questa analisi e, in modo obiettivo, riconoscere le proprie frammentazioni.
Facciamo un esempio, tratto dal mio lavoro di Consulente Essenziale, per chiarire meglio cosa intendo con parte frammentata.
Matteo (nome di fantasia) è un ragazzo di 28 anni e si rivolge a me perché da qualche mese è finita la sua relazione con Anna.
Ha frequenti attacchi di ansia, ha paura di ammalarsi e di perdere il controllo del suo sistema nervoso.
Mi accorgo fin dalle prime battute che in lui c’è una parte impaurita, senza confini di sicurezza, che ha bisogno di essere vista, accettata per il fatto che esiste, non negata o giudicata.
Una parte in cui vince l’energia bloccata e che reagisce in modo automatico e scomodo per la gestione della vita.
Il giudizio e la convinzione di Matteo che nulla si risolverà equivale a lasciarla nell’oblio e nella negazione.
Nello stesso disinteresse e nella solitudine esistenziale nella quale si è formata, come sentire bambino, senza strumenti per affrontare lo stato di cose da cui è soverchiato.
In una parola, una parte di Matteo inerme, sola, impotente, indifesa, nella quale si è bloccata tanta energia che si riattiva automaticamente nei momenti in cui riappare all’orizzonte lo stato di solitudine, la mancata motivazione a vivere questo tipo di vita e altri fattori esterni che lo fanno sentire un bambino indifeso ed invaso (per esempio dalle malattie o dai problemi emotivi degli altri).
Se si ignora o ci si spaventa di questa parte che emerge, attivata da un pensiero o da qualcosa di esterno, si finisce per perpetuare la modalità di cui si è stati vittime, ovvero essere ignorati, sottovalutati e giudicati.
Questo frammento ha bisogno di essere visto, riconosciuto e trattato come una parte bloccata nel tempo e nello spazio, rimasto preda della situazione vissuta come soverchiante e pericolosa dei tempi in cui si è formata.
Cosa fare?
Logosintesi scioglie e rimette in flusso l’energia bloccata in qualsiasi momento della vita questo evento sia avvenuto.
Avere energia libera, a propria disposizione e non legata a ricordi , credenze o fantasie, alleggerisce lo stato della persona e lo libera dalle zavorre sempre pronte a farsi pesanti e invalidanti.
Come effetto immediato, percepibile pienamente dalla persona che viene trattata c’è la consapevolezza di avere accesso a nuove risorse, a quegli strumenti che sembravano inaccessibili o neppure individuati.
Si ripristina il contatto con la propria Essenza e tutto questo avviene nella Presenza, nella Fiducia, nella Volontà e nel Coraggio.
E quando c’è Presenza la coscienza si amplia e com-prende come, risolvendo le proprie tematiche cambierà anche la risposta del mondo esterno.
Si ripristinerà l’equilibrio funzionale e virtuoso tra il Fare e L’Essere.