La Finestra sul mondo
Chakra, Fiori di Bach e stadi evolutivi
Muladhara e Cherry Plum – paura e perdita di controllo
Iniziamo un percorso che interesserà tutti e sette i centri energetici maggiori del corpo umano. Per ogni chakra illustrerò una delle essenze legate a questo specifico punto e alla sua funzione. Il significato di chakra (ruota) è ormai da tempo noto ai più, sintetizzando possiamo affermare che questi nuclei permeano di energia il corpo nelle zone in cui sono collocati ed interessano direttamente gli organi e gli apparati limitrofi. E’ molto importante che siano in comunicazione ed armonia tra di loro perchè un eventuale alterazione o un blocco energetico porta disagi a livello fisico, mentale ed emotivo. Il Fiore prescelto ha la caratteristica di aiutare la persona ad affrontare e riequilibrare l’emozione legata a quel chakra, che viene percepita dall’individuo come molto scompensante.
Muladhara è il primo chakra, detto della radice, sede di Kundalini o energia divina. Si trova nella zona inferiore del bacino, vicino all’osso sacro. E’ connesso con gli istinti primari, legato alla volontà, all’azione nel mondo per radicarsi ed affermarsi. Agisce su intestino, colonna vertebrale, ossa, gambe, reni e surreni. Quando è in equilibrio abbiamo una persona centrata, con i piedi per terra, in forza e forma fisica, che gode di abbondanza e la esprime in ogni campo. Se è in stato energetico “iper” prevale l’egoismo, il desiderio di controllo e dominio, il sadismo, la sessualità puramente genitale. Se è in carenza si manifesta l’insicurezza, la debolezza, il masochismo, l’astenia sessuale, l’istinto suicida, la paura e la perdita di controllo. Proprio su questi ultimi sentimenti agisce il fiore prescelto: Cherry Plum.
Si racconta che il Dott. Bach fosse in uno stato di grande sconforto per la malattia che lo attanagliava e avesse pensato di togliersi la vita. Camminando nel bosco vide una pianta di mirabolano in piena fioritura. Sembrava una nuvola di fiori bianchi. Istintivamente Bach ne abbracciò il tronco e lentamente sentì svanire l’impulso autodistruttivo. Comprese allora quale fosse la capacità riequilibrante di Cherry Plum e ne ricavò l’essenza floriterapica.
Se analizziamo la “segnatura” della pianta, ovvero quale è il suo aspetto e come si comporta nell’ambiente circostante, ci rendiamo conto che ricorda un soggetto “borderline”. Il tronco e i rami più grandi sono segnati da lacerazioni longitudinali, come se l’albero non stesse più nella sua “pelle” e per la troppa tensione interna si fosse “strappato”. Il mirabolano o “rusticano” viene utilizzato spesso come pianta su cui innestare susini di qualità superiore, questo perché è molto resistente, ben radicato, un buon supporto per ricevere nutrimento dalla terra.
Cherry Plum (Prunus Cerasifera Mirabolanum) è un’essenza principe che fa parte del Rescue Remedy . E’ il fiore d’elezione per affrontare e vincere la paura di perdere la padronanza delle proprie azioni. La persona teme di incontrare il proprio lato ombra e di non sapere gestire le emozioni fino alle più estreme conseguenze, compresa la violenza sugli altri e su se stessa. In questi momenti di stress supremo c’è la perdita del “radicamento”, della connessione con la coscienza di Sé, ci si sente in balia della disperazione e della paura, si teme di agire in preda ad un raptus.
Esiste una teoria secondo la quale molti giovani vivano in stato Cherry Plum irrisolto perché sono anime molto sensibili, incarnate in un mondo estremamente caotico, negativo, alienante, soggetto alle leggi dello sfruttamento, che li allontana dalla loro missione di vita.
Questa è un’essenza che porta giovamento anche ai bambini che soffrono di enuresi. Può succedere che questi piccoli, durante il giorno, tendano a reprimere le emozioni perché non riescono ad esprimerle o temono la reazione degli adulti di riferimento. Nel sonno perdono ogni controllo, permettendo così una liberazione eccessiva delle emozioni represse che si manifestano con sogni a sfondo ansioso o pauroso. Questo può provocare l’enuresi .
Cherry Plum porta sollievo, toglie il senso del vuoto e del baratro a cui ci si è avvicinati, tranquillizza e riduce l’angoscia, donando la consapevolezza di poter affrontare questo passaggio evolutivo utilizzando al meglio le proprie capacità. Dopo aver temuto di perdersi, si comprende di trovarsi ad un punto importante della propria vita. Questa essenza consente di sentirsi in grado di riprendere il viaggio e ritrovare la propria dimensione, il proprio spazio umano e spirituale. Ci si sente ricollegati e parte di un tutto, finalmente dalla propria interiorità possono emergere preziosi suggerimenti.
Ho voluto collegare al primo chakra e a Cherry Plum una carta dei Tarocchi: Il Matto, l’arcano senza numero.
Osservando la carta, nel tarocco di Camoin, notiamo alle spalle del personaggio, che cammina portando nella mano destra un bastone rosso (energia, attività), un cane o una cagna che si appoggia con le zampe anteriori all’altezza del perineo, appunto su Muladhara. L’animale sembra sospingere l’uomo avanti, incalzarlo a percorrere il sentiero che da giallo (intelligenza attiva) diventa azzurro (ricettività), verso la propria spiritualità. Sembra spronarlo a vincere le proprie paure, anche legate al passato, a credere che può verificarsi un cambiamento di coscienza che libera dal terrore di perdere se stessi per scoprirsi invece più collegati con il divino e molto più integrati nel presente.
Il matto rappresenta la creatività libera, la ricerca, la pazzia, intesa come stimolo verso la trasformazione di sé, per liberarsi dagli schemi mentali che imprigionano con la paura e finalmente comunicare con le parti più profonde e vere dell’animo umano, con l’intuizione.